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Progetto sole Etiopia

01.01.2007 @ 0:00

Esperienza in Etiopia 

Nel 2007 tra i servizi di collaborazione ed aiuto per le famiglie AQM decide di aderire al progetto  dell’Associazione il SOLE che si dedicava a progetti di adozioni a distanza ed aiuto ai minori abusati rimasti soli con attività educative organizzate sul posto, finanziando  per cinque anni una piccola CASA famiglia . per ospitare cinque minori orfani e vittime di abusi.
Nell’ incontro con Olivia , la presidente e responsabile dell’associazione di cui era fondatrice insieme ad altre persone tra cui un membro di AQM, scaturisce una proposta per organizzare anche un viaggio sul luogo con l’intento  conoscere di persona questa realtà e più in generale il grande lavoro di formazione degli educatori per il Centro di Ritrovo Diurno  di Addis Abeba frequentato da un centinaio di ragazzi con storie di abuso.
AQM sceglie di inviare tre volontari disposti  ad affrontare questa esperienza di una settimana. dove  si sarebbe potuto anche vedere di persona il progetto di supporto educativo e di formazione degli educatori locali per il grande centro diurno che in convenzione con i servizi sociali locali cerca di offrire ai  bambini  un’alternativa alla vita di strada molto pericolosa.
Con Mario ,Il Dottore, ed Andrea il più esperto di lingue e definito “il factotum” ,per la sua grande abilità ed inventiva  di risolvere qualsiasi problema idraulico ed elettrico o comunque  pratico,
 partiamo per Addis-Abeba. Lasciamo i nostri coniugi che non finiremo di ringraziare per averci supportato psicologicamente e concretamente. Abbiamo condiviso il viaggio con Olivia , Jac e Pepe i suoi collaboratori ed animatori del centro diurno. 
L’incontro con i cinque minori della FOSTER-Home è molto emozionante per l’accoglienza festosa . La casa è gestita da da una Signora ( Foster Mother) con una buona preparazione scolastica ed una buona conoscenza  della lingua Inglese, che ha la funzione di capo famiglia ,in grado di rapportarsi ai servizi sociali governativi che fanno  le valutazioni ed i controlli  e da una altra Signora che invece é addetta ai lavori domestici e la gestione più pratica della casa .
Questo nostro viaggio diventa subito, spontaneamente, una sorta di cammino personale e di confronto reciproco tra noi tre che avremmo definito in corso d’opera anche una ricerca spirituale e  concreta del Volto del Signore che ci parlava  attraverso quei piccoli ;  i loro occhi che da cupi e tristi sapevano diventare più luminosi che mai; I bimbi  godono appieno di tutte le più piccole cose, come un gioco fatto di nulla, od una scoperta di qualcosa di affascinante come poter indossare un occhiale da sole  o ridere dei nostri stonatissimi cori di canzoni di montagna. La semplicità di questi bambini e la loro vitalità nonostante le orrende sofferenze che si potevano solo immaginare dalle loro storie, ci hanno molto colpito in modo particolare facendoci tornare un po’ bambini godendo di quei girotondi  o teatrini improvvisati . Invece  il giro tra le baracche o capanni  dove vivono famiglie poverissime  aiutate per intero con un unica quota di adozione a distanza che permette a più fratelli di frequentare la scuola, ma non certo di accedere ad una casa  di sei/ sette persone tra genitori figli e nonna anziana costrette a vivere in due miseri  miseri “locali” ( una tenda consumata e lurida ha la velleità di separare i giacigli dei genitori e la nonna da quello dei figli di adolescenti di diverso che sesso costretti alla promiscuità non senza proteste vigorose con l’assistente sociale  durante le sue visite. Inutile dire che i servizi igienici non sono null’altro che i fossati dei campi  e che l’acqua viene presa a turno dal pozzo e portata a casa con la collaborazione di tutti. nei casi più fortunati c’è un servizio di rete elettrica alla quale attaccarsi per avere la luce compreso nel  prezzo dell’affitto di queste baracche; in  alternativa molte baracche si accontentano dell’apertura della porta in lamiera che può far filtrare un po’ di luce  visto che non esistono finestre, 
Tutte le mattine nel nostro “Albergo” ci ritrovammo per la preghiera del mattino  ed un breve confronto sulle nostre sensazioni/ riflessioni ed appunti di viaggio e tutte le sere prepariamo un messaggio telefonico per tutti i fratelli di AQM che partecipano a distanza al nostro viaggio. Sicuramento questo viaggio ci lascia un segno  profondo e più che le piccole cose con le quali abbiamo contribuito sia nella relazione con i bambini della Forest Home ,sia nei piccoli  interventi medici di Mario che aiutavo come potevo, sicuramente ci è rimasto nel cuore questo cammino tra i miseri tristi e rassegnati ed i bambini alla ricerca di una nuova speranza che al Centro recuperano piano piano anche l’inevitabile diffidenza e/o terrore che impediscono ogni contatto fisico , abbraccio, stretta di mano od uno sguardo diretto cercando di ricostruire la relazione con i coetanei ed anche con gli adulti. L’esperienza è sta davvero una bella doccia di umiltà di desiderio di recuperare i i valori  essenziali della vita ed anche di un bel cammino di condivisione tra noi tre fratelli in AQM e tutta la comunità.
 

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Data:
01.01.2007
Ora:
0:00
Categoria Evento:

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