COS’È UNA “REGOLA”
Un documento in cui si riconosce una Comunità, nell’insieme ed in ogni suo membro: perciò ciascuno se ne fa sotto-scrittore, non tanto perché “regolamento” di formale appartenenza e di rispetto reciproco, ma piuttosto perché “carta” esistenziale ed ancor più spirituale, alla quale si rifà la coscienza (fede e penitenza) di ciascuno degli appartenenti, “fratelli e sorelle” nella fede.
PERCHÉ DI UNA “REGOLA”
Per dare risposta al “desiderio” più profondo della nostra Comunità, che è quello di vivere un’esperienza fondamentalmente religiosa, ovvero un’esperienza di famiglie centrata sulla fede in Cristo e nella sua Chiesa. AQM è una forma di comunità senza un precedente a noi noto che, partendo dal sacramento del matrimonio, può far vivere ed esprimere alle famiglie una maggiore vitalità e potenzialità di servizio nel mondo. Pareva appropriato perciò ancorarsi ad una regola, ovvero ad un punto di riferimento concreto (scritto e sottoscritto) di valori tipici e specifici di cui le famiglie insieme potevano innanzitutto fare memoria e successivamente svilupparne le ragioni ed i frutti.
IL CONTENUTO
L’impianto della nostra “regola” è rapidamente sintetizzabile in uno schema, che è redatto sì in Capitoli, a loro volta divisi in Articoli, ma che in definitiva si compone di pochi ma pregnanti concetti che ruotano intorno al tema centrale della comunione,
- come frutto di valori che la ispirano (disposizioni interiori, preghiera, povertà, solidarietà)
- è concretizzata in un sostegno reciproco ed in una condivisione che per taluni può realizzarsi in convivenza e che per tutti comporta un servizio a favore dell’istituto “famiglia”.
LA VITALITÀ
della regola sta nel fatto che le sue radici ultime affondano nel messaggio evangelico, tradottosi nella parabola che una famiglia o meglio una comunità di famiglie possono rappresentare, ma incarnante altresì quel “già e non ancora” che solo uno spirito penitenziale del credente sa comporre come valore di partenza e nello stesso tempo come obiettivo cui tendere sistematicamente. La stessa vitalità consente di vivere questa scommessa senza rischio di dissociazione tra il limite del presente e la speranza dell’infinito.
LA POVERTÀ
…Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
(Mt. 6,28-33)
… d’ora innanzi… quelli che comprano, come se non possedessero.
CAPITOLO 1.
- Natura e fini
CAPITOLO 2.
- Le disposizioni interiori
- La preghiera
- La povertà
- La solidarietà
CAPITOLO 3.
- Ruoli e struttura
LA PREGHIERA
… Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nell’unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere…
(Ar. 2-42)